Per questa data ho scelto due ricorrenze: l’armistizio di Compiègne che alle 11:00 dell’11 novembre 1918 pose fine alla Grande Guerra (doveroso, essendo il centenario) e…Leibniz. Proprio in questo giorno, nel 1675, il grande filosofo, scienziato e storico tedesco scrisse entrambi i simboli fondamentali per il calcolo infinitesimale e integrale.
Procediamo con ordine. Sotto ho caricato la prima pagina de “La Stampa” del 12 novembre 1918, tratta dall’Archivio Storico dello stesso giornale, liberamente consultabile. Consiglio tutti gli appassionati di farsi un giro e leggersi qualche articolo. Si troverà letteralmente una miniera di informazioni con in più la sensazione di “presa diretta” degli avvenimenti. Quelle erano le parole scritte a caldo!
Passiamo a Leibniz. La diatriba con Newton circa la paternità del calcolo infinitesimale richiederebbe un articolo a parte. Per il momento propongo una chicca storica: il documento autografo (tratto da qui) dello stesso Leibniz in cui egli introduce, sul margine destro della pagina, i due simboli fondamentali della matematica moderna (e studiati in qualsiasi scuola di grado secondario): il simbolo di integrale ∫ (dalla s lunga latina per summa) e di derivata d (sempre dal latino, in cui Leibniz scriveva, differentia).
Non è azzardato, a mio giudizio, dire che i due avvenimenti stanno sullo stesso piano. Il calcolo infinitesimale è la base della matematica e della fisica, quindi di ogni sviluppo tecnologico. Senza il contributo di Leibniz possiamo dire che non vi sarebbe stata la Grande Guerra (non in quella data e non in quelle proporzioni, almeno)! Entrambi gli avvenimenti saranno senza dubbio ricordati nei secoli a venire e meritavano perciò un cenno su questo blog.
Buona lettura!