“L’ultima città dell’impero” di Gastone Breccia

Chrysopolis, la grande capitale dell’impero, è assediata dall’esercito del sultano Mehmet. Mentre i combattimenti infuriano lungo le mura, protette da ciò che resta della Guardia dell’imperatore Costantino XI e dai suoi ultimi alleati genovesi, nella città condannata la popolazione si sforza di difendere quel che resta della propria quotidianità.
Tra i bombardamenti e le notizie sempre più disperate, Andreas Hoffmann, un tranquillo funzionario civile, sta vivendo un amore ardente e impossibile, che lo trascina nel vortice della grande storia e lo porta a comprendere il senso della propria esistenza.
Quello che consegna al suo diario è il racconto degli ultimi giorni di Chrysopolis: una storia di guerra e insieme d’amore, amicizia, passione, sacrificio. Chrysopolis diventa l’emblema di ogni grande città che abbia conosciuto l’orrore della caduta, che sta per soccombere ma è ancora capace di emanare bagliori di splendore.

Formato: Cartaceo ed ebook.
Editore:
Newton Compton.
Uscita:
2 settembre 2022.
Pagine:
256.


La recensione del romanzo di cui mi trovo a parlare oggi, oltre a costituire il mio primo incontro con il Breccia narratore, rappresenta una sfida. In che senso? Perché, anzitutto, non è un romanzo di facile classificazione. Non siamo di fronte ad un romanzo storico “puro”. L’ambientazione è fortemente ispirata alla Costantinopoli reale e alla sua caduta (29 maggio 1453), ma non lo è interamente. Molti nomi di personaggi, luoghi e riferimenti di vario genere hanno un’assonanza germanica che, chiaramente, rimanda all’esperienza storica dell’impero austro-ungarico. Temporalmente, non a caso, il romanzo è ambientato in un 1918 diverso, ovviamente, dalla nostra realtà. La chiave di lettura è data dallo stesso autore nella nota d’apertura.

Era fondamentale, per me, descrivere il cuore di una grande civiltà al tramonto, ma consapevole dei propri valori e ancora capace di irraggiare un estremo splendore. Inizialmente avevo pensato di ambientare il romanzo a Costantinopoli, la capitale dell’Impero romano d’Oriente, conquistata dai turchi il 29 maggio del 1453 dopo un assedio durato 58 giorni. La ricostruzione della vicenda storica avrebbe finito però per diventare il soggetto dominante, mentre il mio scopo era trasportare il lettore in una realtà capace di rappresentare anche altre epoche, altre culture e orizzonti. Per questo ho scelto di creare Chrysopolis (la «Città d’oro»), utilizzando la geografia della vera Costantinopoli del XV secolo ma immaginandola con le caratteristiche della Grande Vienna del 1918…

Se non è romanzo di genere “storico”, dunque, cos’è questo L’ultima città dell’impero? Non è neanche ucronia, cioè storia alternativa: nel romanzo non vengono descritti eventi differenti dalla nostra “linea temporale” che abbiano dato luogo a questa strana Costantinopoli “austriacheggiante”. Inizialmente, questa scelta dell’autore mi ha dato una certa sensazione straniante, motivo per cui il romanzo sulle prime non mi ha convinto più di tanto. Andando avanti con la lettura, però, mi sono appassionato, complice anche la presenza di capitoli più lunghi e immersivi.

Il romanzo è la storia (storia di formazione), potremmo dire di Andreas Hoffmann, che possiamo descrivere come un borghese-intellettuale, che viene inizialmente presentato come un personaggio “apatico” rispetto ai grandissimi eventi che stanno avendo luogo appena fuori della sua casa. È un funzionario della burocrazia, non è un eroe di guerra. Eppure, si trova coinvolto in un’appassionante storia d’amore (anzi, più di una) con la principessa imperiale Irene, sua vecchia compagnia di scuola. Tale storia non è l’unico canovaccio: il clima della città sotto assedio viene ben reso attraverso molte storie minori e, infine, attraverso l’evoluzione della trama principale del nostro Hoffmann; risvolti che ho apprezzato e che hanno influito non poco sul giudizio finale che ho avuto dell’opera.

Ho trovato molto interessante la cornice in cui l’autore ha inserito il diario di Hoffmann: quello di un “manoscritto ritrovato”, forse banale e già sfruttato ma sempre interessante, da uno degli amici del protagonista. Tale soluzione permette di variare il registro adottato, che pure è sempre saldamente in prima persona al presente, inserire poesie, testi di proclami, citazioni e – ciò che ho trovato più interessante – bollettini e titoli di giornali, questi ultimi una felice invenzione narrativa che ricalca lo stile di certa comunicazione ufficiale del secolo passato.

Gazzetta di Palazzo, 28 aprile
FELICITER CHRYSOPOLIS MULTIS ANNIS!
Questa sera:
Grande Sala degli Alabardieri: presentazione ufficiale della Prima classe dei Cadetti dell’Accademia Radetzky (ore 19:00)
(Membri della corte e ospiti su invito. Alta uniforme)
e
Giardini di Palazzo: concerto del quartetto Esterházy (ore 21:00)
(Ingresso: Intendenza di Palazzo previa presentazione affidavit di membri della corte)
e
Cappella Palatina
Orario delle SS. Messe
09:00 – 18:00
FELICITER CHRYSOPOLIS MULTIS ANNIS!

In definitiva, a chi consiglio questo romanzo? Ecco un’altra domanda difficile. È più facile dire quello che non è il romanzo: non è un thriller, non è d’azione.
Se amate la letteratura di inizio novecento, potrete ritrovare molte delle tematiche da “Europa da fin de siècle” con uno stile semplice ma non piatto; se conoscete la storia di quel periodo (pre-1914), potrete anche divertirvi a cogliere riferimenti storici che l’autore ha disseminato nel romanzo come, ad esempio, l’appello finale dell’imperatore Costantino XI prima della caduta di Chrysopolis, che ricalca quello (“An meine völker”, “Ai miei popoli”) con cui Francesco Giuseppe al principio della Grande Guerra annunciava la leva in massa; e molti altri.


Le altre recensioni del blog!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...