“La fede nuziale nella steppa” è il nuovo libro di Giovanni Di Girolamo, pubblicato dalla casa editrice Gaspari di Udine.

Il volume presenta una cronaca di eventi chiave che ebbero luogo nel corso della Campagna di Russia nel dicembre 1942, durante l’operazione militare dell’Armata Rossa denominata “Piccolo Saturno”, allorché lo sfondamento delle truppe corazzate sovietiche ruppe il fronte italo-tedesco e chiuse con una manovra a tenaglia l’Armata Italiana in Russia (ARMIR) in un’immensa sacca.
Le divisioni italiane furono obbligate ad un tardivo e rovinoso ripiegamento in un contesto reso ancora più complicato dal gelido inverno, dalla penuria di mezzi, vestiario, armamenti e carburante. Tutto ciò trovò impreparate le truppe, contribuendo a generare un’atmosfera surreale di grande caos. Lungo le piste innevate le colonne corazzate e la fanteria russe si lanciarono all’inseguimento di uomini e mezzi in fuga verso occidente.

Le truppe italiane dovettero superare molti sbarramenti e battaglie cruente, nel tentativo di aprirsi un varco verso la salvezza. La conca di Arbuzovka, passata mestamente alla storia come “la valle della morte”, fu teatro di sanguinosi giorni di battaglia che caratterizzarono il Natale del 1942 e di cui conserva tuttora tracce indelebili. Migliaia furono le vittime che riposano sotto la terra rossa di Arbuzovka. I superstiti dell’assedio riuscirono a lasciare la valle a furia di combattimenti e stenti indicibili, proseguendo un cammino costellato di scontri fino al paese di Certkovo, dove era attivo un presidio italiano e dove ebbe luogo un lungo assedio, che ridusse ulteriormente il numero dei superstiti che, dopo la metà di gennaio, riuscirono a rientrare entro le linee. Questo fu, ad esempio, il cammino dei militari della divisione Torino.
In quelle fatidiche settimane persero la vita decine di migliaia di giovani soldati, sia da parte italiana che tedesca che russa. Migliaia furono i Caduti in battaglia, ma anche i feriti e i prigionieri di cui si persero le tracce nel corso della ritirata o lungo le marce in direzione dei campi di prigionia disseminati in tutto il territorio dell’ex Unione Sovietica.

Con l’ausilio di foto d’epoca e immagini più recenti, di mappe, di documenti, di immagini di oggetti appartenuti ai soldati italiani, le pagine del volume presentano eccezionali testimonianze di vite vissute, che riemergono dall’oblio: la fede del tenente colonnello Gaetano Sacco, il coperchio del gavettino del carabiniere Plado Mosca, gli strumenti medici del dottor Genderini, il diario del maggiore Mario Serena. Testimonianze inedite che permettono di far luce sul mistero, di recuperare e raccontare storie smarrite e sbiadite dal tempo, ma che vivono nell’affettuoso ricordo dei familiari degli sfortunati protagonisti di quelle vicende, che testardamente cercano notizie sulla loro sorte.
Nonostante siano trascorsi più di ottanta anni, l’impegno di appassionati e ricercatori che con spirito altruistico e volontariamente indagano nei misteri e la perseveranza dei familiari consentono di svelare particolari inediti, di ricordare coloro che hanno perso la propria vita a causa della guerra e coloro che, pur essendo sopravvissuti a quella drammatica esperienza, ne patirono le conseguenze per tutta la restante vita.

Il prezioso lavoro di ricerca storica e anagrafica è stato impreziosito dalla collaborazione con esperti e ricercatori che negli ultimi anni hanno lavorato incessantemente in attività di studio, come Aleksander Perminov, Cristiano Maggi, Edoardo Chiappafreddo (il padre Ettore visse le vicende narrate nel volume), Enia Accettura.
Un sentito ringraziamento va ai familiari di reduci e Caduti che hanno voluto condividere il ricordo dei loro cari. In un presente carico di tensione e dove spirano venti di lotta, conoscere il passato e prenderne coscienza costituiscono tappe fondamentali per onorare il ricordo dei propri cari e per acquisire una maggiore consapevolezza sulle atrocità e sulle calamità della guerra, con la speranza di evitare di commettere gli errori del passato e nella saggia prospettiva di scegliere un cammino di pace e di pacifica convivenza fra i popoli.
Il libro sul sito dell’editore: https://www.gasparieditore.it/la-fede-nuziale-nella-steppa
“Fiamme sul Don” di Enia Accettura e Giovanni Di Girolamo
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